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aprile 10, 2013

Crêpe alle fragole e mascarpone.

Crêpe alle fragole e mascarpone
La sapa viene preparata con il mosto cotto che è un concentrato del succo d’uva; addensata sul fuoco, risulta una specie di marmellata che conserva molti dei nutrienti degli acini d’origine. Nella medicina popolare il prodotto viene usato come battericida e ricostituente: di certo apporta acidi organici e polifenoli, antiossidanti, oltre a glucosio e fruttosio, zuccheri ben assimilabili.

Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
per le crêpe:
50 g di farina
30 g di burro
4 uova
1 dl di latte
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
2 tuorli
250 g di fragole
100 g di mascarpone
100 g di panna montata
60 g di zucchero a velo
3 cucchiai di sapa

Preparazione: 20’ + 30’ di cottura

  • Preparate le crêpe.
  • In una terrina diluite la farina con il latte, unite le uova sbattute, il sale, il burro tiepido fuso a bagnomaria, lo zucchero.
  • In una padellina di circa 18 centimetri di diametro, lasciate sciogliere una nocciolina di burro.
  • Versatevi due cucchiai di pastella e muovete il recipiente in modo che il composto ricopra bene il fondo e cuocete la crêpe, prima da un lato poi dall’altro.
  • Così di seguito fino a esaurimento del composto.
  • Dovreste ottenere otto crêpe.
  • Preparate il ripieno: in una ciotola lavorate a crema il mascarpone con 60 grammi di zucchero, i tuorli, la sapa.
  • Appena vedete il composto ben gonfio incorporatevi con delicatezza la panna montata.
  • Spalmate le crêpe con la crema e sopra distribuitevi le fragole tagliate a fettine sottili.
  • Piegatele a metà, spolverizzatele con il restante zucchero e fate gratinare sotto il grill del forno per tre minuti.

Quanto nutre una porzione: 340 calorie

Vino consigliato: Albana di Romagna passito.
albanadiromagna1
Per descrivere e celebrare questo classico vino bianco di Romagna si tramanda una una antica leggenda che vale tutto un discorso.
Si racconta che la figlia dell'imperatore Teodosio, Galla Placidia, assaggiò per prima questo vino durante una sosta in un paesino della Romagna. Le fu servito in una rozza brocca di terracotta ma appena l'ebbe bevuto fu estasiata dalla bontà di quel nettare tanto che esclamò: "Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità!".
Da allora, si dice, alla corte di Ravenna si bevve Albana in preziosissime coppe dorate e che il paese dove la principessa si fermò a ristorarsi prese il nome di "Bertinoro", nome che ancora oggi conserva. Risulta inoltre che Federico Barbarossa, al tempo in cui fu ospite della contessa Frangipane proprio a Bertinoro, fosse talmente entusiasta dell'Albana da concedersi frequenti sbornie.
Oggi Bertinoro, in provincia di Forlì, è giustamente considerato il cuore della produzione dell'Albana di Romagna. La Doc Albana di Romagna risale al 1967 e nel 1987 gli è stata conferita l'ambita Docg primo tra i vini bianchi italiani.


 
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